Drupi La Storia
Quindici milioni di dischi venduti nel mondo, otto Festival di Sanremo, venti album, centinaia di tour in tutta Europa, Russia, America e Canada, 14 dischi d'oro in Italia e all'estero e tanti grandi successi che rimarranno indelebili nella storia della musica non solo Italiana, una lunga carriera che continua ancora oggi più che mai. Giampiero Anelli da Pavia, da sempre noto con lo pseudonimo di Drupi, non è il solito artista. Per tutta la sua carriera non ha mai amato i presenzialismi televisivi, le facili occasioni pubblicitarie, concentrandosi sempre molto più sulla musica che sulla notorietà. Drupi, già a 15 anni si esibiva nelle balere pavesi. Dopo aver formato un gruppo chiamato "Le Calamite", con cui si esibiva durante la stagione estiva, d'inverno, tornava a fare l'idraulico, mestiere in cui si era specializzato.
Riccardi e Albertelli, produttori discografici e autori scoprirono le sue doti interpretative e lo introdussero nel mondo della musica incisa. Sino ad allora il suo repertorio dal vivo era costituito da grandi hit di R&B, gospel e blues. Esordi ufficialmente al festival di Sanremo del 1973 con "Vado via", canzone che si piazza ultima. Senza alcun bisogno di spinte particolari, però "Vado via" diventava subito un successo internazionale vendendo milioni di copie. Trasmesso frequentemente dalle radio prima francesi e poi inglesi, entrava nella Top 10. Questo piazzamento procurò a Drupi inviti ovunque anche alla BBC, sui cui schermi comparve in show importantissimi accanto a personaggi del calibro di Paul McCartney e Tom Jones, e tanti altri. Fu l'eco di questo successo internazionale a far si che anche in Italia ci si rendesse conto della nuova realtà artistica che Drupi rappresentava: "Rimani" e poi "Piccola e fragile", rispettivamente al secondo e al primo posto nella hit parade italiana del 1974 e nel 1975, lo fecero conoscere ed apprezzare al grande pubblico, con il brano “Due “ vince poi il Festivalbar Da allora sino a oggi, il suo stile essenziale, ma ricco di autentica passione, immediatamente riconoscibile, lo hanno reso un artista, un musicista, un cantante sempre stimato e con un seguito che gli è rimasto fedele negli anni. Un pubblico che ancora canta con lui brani come "Sereno è" (1974) "Piccola e fragile" (1975), "Sambariò" (1976), "Soli" (classificata 3° al Festival di Sanremo del 1982), "Era bella davvero" (1988) e tutti i suoi più importanti successi.
Oltre ai molteplici riconoscimenti in ambito musicale, nel 1981 gli è stato assegnato il premio "Buon Samaritano" (lo stesso premio assegnato a Merzario per aver salvato Lauda dal rogo della sua Ferrari al Nurburgring) per aver evitato la morte di due donne che stavano affogando nel Naviglio Pavese.
Contemporaneamente a cavallo degli anni 80/90, Drupi è diventato anche il vero e proprio idolo del pubblico dell'est Europa e a oggi lo è sempre di più. A Varsavia è tutt'ora una specie di eroe nazionale; a Mosca ha visto oltre 100.000 persone in un solo concerto allo Stadio Lenin, a Praga tiene un concerto nel 2003, nella piazza dell'Orologio, concessa sino ad allora ai mitici Rolling Stones. Anche oltre oceano la musica di Drupi è amata; a partire dal 2003, quando si esibisce a Toronto in una delle arene più grandi del nord America di fronte a 15.000 persone e nei suoi tour in America che continuano tutt'ora.
Drupi decide di fondare l'etichetta discografica "Proxima Centauri" per poter realizzare un sogno: produrre musica senza vincoli dettati da scadenze di mercato o da generi musicali, ma solo per la bontà della musica stessa. E così continua sfornare dischi e ottima musica, e a dare spazio anche ai giovani interessati. Da notare l'album "Avanti" (in cui si è cimentato nell'interpretazione di brani scritti apposta per lui dai nostri massimi cantautori: Guccini, Paoli, Jannacci, Ron, Daniele, De Gregori) e la produzione di Valentino Negri, che sfiora il Festival del 2016.
Di produzione della Proxima anche l'unico Greatest hits registrato a Los Angeles con musicisti del calibro di "Larry Dunn" (tastierista e fondatore dei mitici Earth Wind and Fire, oltre che produttore di alcuni dischi dei Level 42), di "Vinnie Collaiuta" (tra i più grandi batteristi al mondo, protagonista di tutte le ultime tournée di Sting e presente in tutti i suoi album da solista), di "John Patitucci" (bassista jazz e classico che ha suonato con tanti grandi artisti oltre che bassista di fiducia di "Chick Corea"), di "Jim Crespo" (Chitarrista degli "Aerosmith") di "Charles Fearing" (Chitarrista acustico che ha partecipato come sessionman a molti dischi di Micheal Jackson), del "The Pentecostal Community Choir" (il più importante coro gospel di L.A., spesso chiamato da "Mariah Carrey per i suoi spettacoli dal vivo). Questi stessi artisti lo affiancano nella realizzazione del best Drupi "Vado Via", che in soli 3 mesi vende oltre 250.000 copie in Europa. Sempre di Produzione di Proxima Centauri, gli album "Bella e strega" registrato a Los Angeles e arrangiato da Larry Dunn, "Buone Notizie" e "Fuori Target" che contiene i successi, "Finalmente canto" e "Ma io rinascerò" ed infine "Ho sbagliato secolo" prodotto da Proxima Centauri e distribuito da Sony Music Italia e Polonia, diciannovesimo album di Drupi e primo doppio CD, che contiene "L'ultimo tango”, scritta con Valentino Negri, brano che scala subito classifiche in Repubblica Ceca e Polonia.
Riconosciuto come una superstar in tutto l'est Europa, continua a raccogliere successi sui grandi palchi di stadi, palazzetti dello sport e prestigiosi teatri, con la semplicità e l'umiltà che da sempre lo contraddistinguono e lo portano ad essere sempre nel cuore del suo pubblico e ad unire tante generazioni affascinate dalla sua voce soul, dalla sua musica pura e dal suo essere un artista unico.